Poco oltre il Sentiero svolta nuovamente a sx scendendo inizialmente nella vallecola per poi risalire nuovamente ed incrociare prima un
breve tratto della strada asfaltata che proviene dal cimitero di Mazzè e che scende verso la frazione Barengo e, dopo circa 700m, un nuovo tratto di strada asfaltata più ampia, la SP 81, che collega Mazzè a Vische (quota 295 m slm). Lungo questo tratto di Sentiero, deviando dalla traccia ufficiale è possibile raggiungere agevolmente
Mazzèil paese merita una visita: notevoli sono il bellissimo Castello con il suo borgo storico, la Chiesa Parrocchiale e il “Monte Bicocca” (341 m slm), dolce rilievo alle spalle del Castello dominante sulla piana sottostante e punto panoramico di eccezionale bellezza; qui la vista spazia a perdita d’occhio a 270°: da un lato la terra di Ivrea con alle spalle le Alpi del Biellese; all’altro tutta la piana del Torinese con la Città i Torino e sullo sfondo il Monviso; nel mezzo, ripido sbalzo sotto i nostri occhi, la Dora altea con la cosiddetta "Diga di Mazzè" e il "Canale Naviglio di Ivrea” con il suo "Casotto ella Maddalena" (il cui dissabbiatore risulterebbe essere stato disegnato da Leonardo a Vinci); in primissimo piano il Castello di Mazzè con al suo fianco la ripida “Roca Pla” e il borgo storico di Mazzè. Qui occorre fare una piccola precisazione geografica/morfologica: la morena cosiddetta "frontale" dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, esegue sul territorio interessato dall’Itinerario SPB, una dolcissima curva che, se procediamo da ovest verso est, tocca i paesi di Montalenghe, Orio C.se, Mercenasco, Barone C.se, Candia C.se, Caluso, e si porta sino a Mazzè dove viene incisa e interrotta dal corso del Fiume Dora Baltea (proprio sotto al Monte Bicocca), per poi proseguire su Villareggia e Moncrivello, comuni interessati dalla "Tappa" del Sentiero delle Pietre Bianche denominata “Villareggia-Villareggia”.